Nei pressi della città di Omegna, sui pendii scoscesi che caratterizzano il Mottarone, si trovano la cave dette della Verta. Accanto ad esse scorre il Rio Inferno. Esso scende dalle ripide pendici nord-occidentali del massiccio del Mottarone. Il torrente si fa strada tra i versanti ripidi della montagna tra alberi di castagno e rocce.
Un lascito evidente dell’antica frequentazione delle cave della Verta, è certamente la mulattiera che da Omegna ancora oggi sale verso l’alto, inerpicandosi tra la vegetazione boschiva.
Questo punto estrattivo è stato sfruttato nei secoli passati per l’estrazione del granito, roccia che si trova tipicamente in quest’area e in vari tratti delle montagne del Verbano Cusio Ossola.
La cave della Verta, ormai abbandonate, testimoniano, insieme a molti altri punti estrattivi del territorio, l’intensa attività di lavoro legata alla pietra che si svolgeva un tempo sul lago d’Orta, evidente anche nelle cave vicino a Santuario di Madonna del Sasso, dalla parte opposta del lago.
Oggi le cave del bacino del Cusio sono per la maggior parte in disuso. Rimangono attive quelle poste sui versanti montuosi della vicina Ossola e del Verbano, ad esempio quelle di granito Rosa di Baveno.