La Collegiata di Sant’Ambrogio è la chiesa parrocchiale di Omegna. Posizionata in Piazza Beltrami, nei pressi dell’incrocio in cui si può ammirare anche l’antica Porta Romana, a partire dall’impianto romanico originario caratterizzante la facciata, è il risultato della continua sovrapposizione dei diversi stili artistici e architettonici che si sono susseguiti nei secoli.
Con ogni probabilità, il primo nucleo della chiesa è stato eretto tra il 960 e il 969 d.c., presumibilmente a seguito delle donazioni dell’Imperatore Ottone I ai canonici della Riviera.
A partire dal 1470, poi in epoca barocca e, infine, negli Anni ‘20 del XIX secolo, i rimaneggiamenti furono numerosi, compreso l’ampliamento dell’impianto basilicale e la torre campanaria, successivamente inglobata nella muratura dell’edificio.
Nello specifico, il lato Sud della Collegiata è noto per essere caratterizzato da alcuni degli elementi più antichi. Tra questi: il portale laterale della chiesa; la scritta “MCCCCLXX” a indicare la data dei primi lavori di ampliamento; le ultime tracce di un affresco quattrocentesco raffigurante un Cristo in trono; un grande San Cristoforo egualmente deteriorato; una meridiana affrescata databile intorno al 1810. Avanzando ancora sulla destra si trova la cappella della Madonna di Lourdes: un riadattamento risalente al 1911 dell’antico ossario, che ora ospita la ricostruzione della grotta con il gruppo statuario della Madonna e della giovane Bernadette in marmo bianco dipinto.
Caratterizzata da un tetto interamente realizzato in piode valsesiane, la collegiata è a pianta longitudinale senza transetto e al suo interno è suddivisa in tre navate con archi a tutto sesto e volte a crociera affrescate e decorate. La pregevole pavimentazione è costituita da un seminato alla veneziana ed è caratterizzata da disegni mosaicati. Sei, in tutto, le cappelle della collegiata, di cui quella dedicata a San Vito è la più grande: al suo interno sorge un bellissimo altare dedicato alla Madonna del Carmine, squisitamente barocco e di raffinata fattura. Lateralmente all’altare si aprono due passaggi che conducono alla cappella retrostante, dove si trova ancora oggi il coro ligneo appartenuto alla Confraternita del Santissimo Sacramento, che reggeva il patronato della cappella. Qui si trova l’antica urna pervenuta a Omegna nel 1611 con le reliquie di San Vito che, da allora, è co-patrono della città. Infine, l’opera di maggior valore e pregio artistico custodita nella collegiata è il grande polittico ligneo, dipinto e dorato, di Fermo Stella da Caravaggio che, risalente al 1547, si trova sulla parete di fondo dell’abside. Sulle sue sei grandi tavole in legno di pioppo cipressino raffigura la Vergine col Bambino attorniata dai nove santi protettori delle terre della pieve e da figure angeliche.
Fonte www.visitomegna.it